La Conferenza delle Regioni fa quadrato attorno all’assessore alla Salute dell’Emilia Romagna, Sergio Venturi, dopo la decisione dell’Ordine dei medici di Bologna (Omceo) di deferirlo alla commissione disciplinare per la delibera regionale del 2016 sulle competenze degli infermieri in servizio nelle autoambulanze del 118. Un provvedimento inaccettabile, ha detto ieri Antonio Saitta, coordinatore della commissione Salute delle Regioni, perché rappresenta « un atto intimidatorio nei confronti di Venturi e di tutta la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna». Un atto politico-amministrativo, conclude Saitta, «non può essere sottoposto a giudizio deontologico da parte di un Ordine professionale, a meno che non si perseguano fini che nulla hanno a che fare con le cariche pubbliche che si ricoprono».
La procedura avviata dall’Ordine bolognese (Venturi è medico ospedaliero con un passato da sindacalista) è soltanto l’ultimo atto di una battaglia che il presidente dell’Albo, Giancarlo Pizza, sta portando avanti da più di un anno: nel mirino, come detto, la delibera di giunta che dal 2016 regolamenta l’intervento degli infermieri sulle ambulanze del 118. A giudizio dell’Ordine, il provvedimento attribuisce al personale infermieristico compiti di diagnosi, prescrizione e somministrazione di terapie, ossia atti che la legge riserverebbe esclusivamente ai medici. Per tale motivo, un anno fa l’Ordine di Bologna aveva decretato la sospensione dall’Albo per sei mesi di Angelo Fioritti, direttore sanitario dell’Asl cittadina, mentre poco prima aveva inflitto la stessa sanzione a nove medici della Regione per aver redatto regolamenti e istruzioni discendenti dalla delibera. Venturi ha già comunicato di volersi presentare davanti alla commisisone disciplinare.