Sono nove le molecole che hanno visto scadere il brevetto tra la primavera dell’anno scorso e il luglio di quest’anno e la Toscana non intende rinunciare ai benefici (cioè i risparmi) che derivano dalla genericabilità. E’ il senso della delibera datata 23 luglio con cui la giunta regionale ha fissato «gli obiettivi economici per il contenimento della spesa farmaceutica convenzionata 2018 e per l’appropriatezza prescrittiva sulla spesa farmaceutica territoriale». La delibera, in sostanza, stima in poco più di 19 milioni di euro il risparmio che, a parità di consumi, il servizio sanitario regionale dovrebbe conseguire quest’anno a seguito delle decadenze brevettuali. In altri termini, recita la disposizione, «la spesa convenzionata netta attesa nel 2018 a livello toscano ammonta a 448 milioni di euro», quasi venti in meno rispetto ai 467 milioni del 2017. Provvederà, come detto, la sopravvenuta genericabilità di rosuvastatina, beclometasone, dutasteride, olmesartan, olmesartan+diuretico, rupatadina, rasigilina, ezetimibe, simvastatina+ezetimibe e infine i Ppi (che sono scaduti da tempo ma sono in arrivo nuove confezioni generiche dal prezzo ribassato).
Sulla base di tali stime, la delibera fissa gli obiettivi di spesa cui dovranno attenersi le singole Asl, sulla base della popolazione pesata: l’Azienda Centro-est dovrà ridurre le uscite per farmaci della convenzionata del 2,87%, l’Asl Nord-ovest del 5,50% e l’Asl Sud-est del 4,21%. A tal fine, la delibera fissa alcuni «benchmark» di appropriatezza prescrittiva che le aziende trasmetteranno ai propri medici: le confezioni di off patent dovranno rappresentare, a livello regionale e delle singole Asl, almeno l’85% dei pezzi erogati complessivamente in convenzionata su base annua; le confezioni di «farmaci equivalenti» (con ogni probabilità la delibera si riferisce ai cosiddetti generici puri) dovranno rappresentare, a livello regionale e delle singole Asl, almeno il 50% delle scatole di farmaci off patent erogati in convenzionata su base annua.
Segue un lungo elenco di obiettivi per categoria terapeutica. Giusto tre esempi: l’incidenza delle ddd a base di fluorochinoloni (Atc J01MA) sul totale delle ddd di antibiotici (Atc J01), erogati in convenzionata e in distribuzione diretta non deve superare il 10%; l’incidenza dei pazienti trattati con farmaci antiipertensivi Atc C09, erogati in convenzionata e distribuzione diretta, deve rappresentare almeno il 60% dei pazienti trattati con medicinali Atc C09; l’incidenza degli assistiti trattati con farmaci a base di ezetimibe (Atc C10AX09) ed erogati in convenzionata e in distribuzione diretta non deve superare il 7,5% degli assistiti trattati con statine (Atc C10AA+ATC C10BA). Ce n’è anche sull’aderenza terapeutica: l’incidenza dei pazienti con età superiore ai 75 anni che assumono più di 5 classi farmaceutiche contemporaneamente (IV livello Atc) dispensate in convenzionata, distribuzione diretta e dpc, non devono superare il 17,5% del totale regionale e di ogni singola Asl.