Tra gennaio e giugno l’Italia ha acquistato dai Paesi extra-Ue mascherine protettive per un valore di 1,75 miliardi di euro, meno di quanto hanno speso Germania e Francia (4,40 e 3,43 miliardi rispettivamente) ma più di Spagna (1,15 miliardi), Olanda (833 milioni) e a seguire tutti gli altri Stati dell’Unione. La classifica arriva da Eurostat, che ieri ha pubblicato un report sulle importazioni di mascherine effettuate dall’Ue nel primo semestre di quest’anno.
Complessivamente, dicono i numeri, gli acquisti di dispositivi facciali dai Paesi che non appartengono al Mercato unico hanno determinato una spesa di 14 miliardi di euro, il 1.800% rispetto ai primi sei mesi del 2019 (quando le importazioni totali si fermarono a 800 milioni di euro).
Se l’Italia è terza per valore delle importazioni (vedi sopra), scende invece all’ottavo posto per valore di spesa procapite: nel periodo gennaio-giugno, dice Eurostat, il nostro Paese ha speso in media 29 euro per abitante, poco sotto la media Ue (33 euro) ma molto meno del terzetto di testa ossia Lussemburgo (121 euro procapite), Germania e Francia (53 euro). Per quanto concerne i Paesi esportatori, infine, in testa alla classifica figura la Cina, dalla quale è arrivato il 92% delle importazioni Ue di mascherine; seguono, a grandissima distanza, Vietnam (1,9%) e Hong Kong (1,2%).