Le farmacie tedesche non possono vendere farmaci su Amazon quando manca un esplicito assenso del cliente al trattamento dei suoi dati sanitari. E’ la linea adottata dal Garante per la privacy del Nord Reno-Westfalia, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera ai farmacisti titolari del Lander (regione federale) per raccogliere informazioni sulla commercializzazione di farmaci senza ricetta dalla piattaforma del gruppo americano.
Secondo quanto riferisce la rivista specializzata Daz.online, la posizione del Garante farebbe seguito a una sentenza del Tribunale distrettuale di Dessau-Roßlau risalente al marzo dello scorso anno: il giudice, in sostanza, aveva ritenuto che le farmacie possono vendere farmaci attraverso il marketplace di Amazon soltanto se il cliente può dare il proprio consenso al trattamento dei dati sanitari durante il processo di vendita (oppure negarlo, nel caso in cui non acconsentisse).
La questione, ricorda Daz.online, rimane comunque aperta: il Tribunale regionale di Naumburg – l’equivalente di una corte di appello – si deve ancora esprimere e in altri Lander cause analoghe si sono concluse con l’archiviazione. In più, fanno notare alcuni esperti, le motivazioni della sentenza sono piuttosto deboli: non è detto che chi compra farmaci su Amazon lo faccia per sé, quindi non si capisce perché sia necessario raccogliere il consenso. E se l’obiettivo di tale obbligo è quello di tutelare lo stato di salute del paziente, allora andrebbe imposto lo stesso obbligo anche per prodotti alimentari come i “gluten free” o i “senza lattosio”. Infine, fanno notare altri ancora, la sentenza non creerà particolari problemi ad Amazon, che non impiegherà molto tempo ad allinearsi al Gdpr.