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Aifa, nel Piano 2018 revisione prezzi e gare in equivalenza terapeutica

14 Luglio 2018

Revisione in arrivo per il Prontuario farmaceutico del Ssn, con una sforbiciata sui prezzi che quasi certamente avrà effetti contenitivi sulla spesa. Ad annunciarlo il Piano di attività per il 2018 dell’Aifa, approvato il 18 giugno dal Consiglio di amministrazione dell’Agenzia e licenziato l’altro ieri con parere positivo dalla Conferenza Stato-Regioni. «In considerazione della forte variabilità di prezzi per giornata di terapia per medicinali utilizzati nell’ambito delle stesse aree terapeutiche» recita il documento al capitolo dedicato agli interventi per favorire l’equilibrio economico di sistema «appare prioritario per Aifa rivederne i prezzi per ridurne la variabilità».

Altri dettagli il Piano non li fornisce, ma è improbabile che dall’aggiornamento possano saltar fuori aumenti dei prezzi. Anzi, all’apparenza l’intervento rievoca una delle richieste che le Regioni avevano formulato due anni fa nel corso del confronto con il governo di allora per la riforma della governance farmaceutica: il negoziato non approdò a nulla di concreto ma tra le proposte degli assessori alla Salute c’era quella di commisurare i prezzi dei medicinali rimborsati ai volumi (maggiori sono i consumi, minore il prezzo), dove per volumi si intendevano appunto durata della terapia e pazienti trattati.

Il Piano, poi, non lascia capire in alcun modo dove andrà a colpire la revisione: la spesa farmaceutica convenzionata, come ha confermato soltanto due giorni fa l’ultimo Rapporto dell’Osmed, rimane ben al di sotto del proprio tetto e dunque non parrebbero necessari interventi sui farmaci di classe A. Però è anche vero che gli stessi dati mostrano una curva dei prezzi il cui andamento non è più calante come un tempo ma tende da tre anni a questa parte ad appiattirsi. Gli equivalenti, in sostanza, non fanno più la lepre come un tempo e da tempo le Regioni studiano il modo di riavviare la discesa.

Tra gli interventi previsti dal Piano dell’Aifa, in ogni caso, non c’è soltanto la revisione del Prontuario. Non sono da trascurare per esempio i riferimenti all’equivalenza terapeutica, altro tema strettamente correlato al contenimento della spesa farmaceutica: come si ricorderà, un paio di mesi fa l’Aifa aveva recuperato la determina che “sdogavana” le gare regionali in cui a competere non sono soltanto i farmaci con lo stesso principio attivo, ma anche quelli basti su molecole differenti ma terapeuticamente equivalenti. Il Piano riconferma tale indirizzo: «Sono ridefiniti i criteri sulle “equivalenze terapeutiche” per consentire alle regioni/aziende sanitarie di ottimizzare le procedure di acquisto centralizzato (che non riguardano soltanto i farmaci ospedalieri ma anche quelli della diretta-dpc, ndr) favorendo una gestione efficiente delle risorse». Il Piano, inoltre, promette che le domande inoltrate dalle Regioni per avere dall’Aifa l’imprimatur su ogni singola gara (come impone la legge) verranno smaltite entro 90-120 giorni, con una consistente riduzione dei tempi di attesa.

Tra le altre attività previste dal Piano, meritano un cenno il rafforzamento della vigilanza su internet e dei controlli sul territorio e alle frontiere per il contrasto al contrabbando e alla vendita illegale di farmaci, una gestione migliorata delle carenze di medicinali e nella prevenzione delle indisponibilità, nuove campagne per il corretto uso dei farmaci, una più efficiente gestione delle segnalazioni in materia di farmacovigilanza.