Nel 2017 le farmacie del territorio hanno realizzato 422 preparazioni galeniche a base di cannabis sativa, indica e derivati ricompresi nella classe S8 delle sostanze vietate per doping. Nell’insieme rappresentano il 6,8% delle 6.172 preparazioni con principi attivi dopanti che le farmacie hanno dispensato nell’anno passato, circa 530 in più rispetto al 2016. Sono alcune delle evidenze provenienti dal Report con cui ogni anno il ministero della Salute fornisce cifre e dati dell’attività di contrasto al doping condotta nell’anno precedente.
Un capitolo, come sempre, è dedicato all’analisi delle dichiarazioni sulle preparazioni galeniche a base di sostanze dopanti che le farmacie inviano al Ministero all’inizio di ogni anno. Nel periodo 2007-2017, così, le farmacie hanno denunciato più di 62mila preparazioni, con andamenti annuali contrastati: il picco più elevato si registra nel 2015, con oltre 6.900 preparazioni, quindi il 2011 con oltre 6.400 e il 2014 con più di 6.200. In mezzo flessioni più o meno sensibili, come quella tra il 2015 e il 2016 quando le preparazioni sono calate di oltre mille unità. Costante, invece, l’incremento delle preparazioni a base di cannabis Thc e Cbd, che dalle 15 del 2012 – una volta entrata a regime la Legge 38/2010 sul dolore – sono arrivate alle 351 del 2016 e alle 418 del 2017.
La classe di sostanze dopanti più utilizzata dalle farmacie nell’attività galenica, invece, rimangono gli agenti anabolizzati (1.808 preparazioni nel 2017, pari al 29,3%), seguiti dai betabloccanti (1.168 preparazioni, 18,9%) e dai diuretici e agenti mascheranti (936 preparazioni, 15,2%). Il Lazio, infine, è la regione che fa registrare il numero più elevato di preparazioni galeniche: 1.286 dichiarazioni, tra le quali 391 relative a preparazioni a base di agenti anabolizzanti, 309 per stimolanti e 255 per diuretici ed agenti mascheranti.