Continua a calare la curva delle sindromi simil-influenzali, che nell’undicesima settimana del 2023 (dal 13 al 19 marzo) scendono a 6,1 casi per mille assistiti, quasi un punto in meno rispetto alla settimana precedente (6,9). È quanto riferisce l’ultimo report di Influnet, l’osservatorio dell’Istituto superiore di sanità: all’origine dei casi, ricorda il rapporto, non ci sono soltanto i virus ma anche altri agenti come il virus respiratorio sinciziale e il Sars-CoV-2. La fascia dei bambini sotto i cinque anni rimane la più colpita con un’incidenza pari a 18,9 casi per mille assistiti (22,20 nella settimana precedente); seguono i 5-14enni con 8,61, 15-64enni con 5,64 e over 65 anni con 2,53 casi per mille assistiti.
Per quanto riguarda i valori regionali, in tutto il Paese l’incidenza rimane nella fascia di bassa intensità (tra i 3,16 e i 9,37 casi per mille assistiti) con la sola eccezione dell’Abruzzo, dove il tasso delle sindromi simil-influenzali resta ancora sopra i dieci casi per mille assistiti.