Si aggiungono altri quattro trial alle oltre quaranta sperimentazioni cliniche per il trattamento del covid-19 autorizzate finora dall’Aifa e dal Comitato etico unico nazionale. L’aggiornamento arriva direttamente dall’Agenzia del farmaco, che in una news pubblicata sul proprio sito fornisce le coordinate dei nuovi studi. Il primo, di fase III, randomizzato e controllato in doppio cieco versus placebo, riguarda l’impiego di ruxolitinib (un inibitore selettivo delle giano chinasi già autorizzato in Europa) associato a tempesta citochinica.
Il secondo studio, di fase 2/3 e a braccio singolo, punta invece a valutare sicurezza ed l’efficacia di remdesivir nei malati con meno di 18 anni di età. «Il remdesivir» ricorda l’Aifa «è un farmaco antivirale che lo scorso giugno ha già ricevuto dall’Ema l’autorizzazione condizionata per il trattamento degli adulti e adolescenti con più di 11 anni affetti da polmonite per covid».
Il terzo, continua la comunicazione dell’Agenzia, è uno studio di fase 2, randomizzato, in doppio cieco versus placebo, che impiega opaganib in soggetti adulti ospedalizzati, affetti da polmonite da SARS-CoV-2. Opaganib è un inibitore dell’enzima sfingosina chinasi-2 (SK2), ancora in sperimentazione per molteplici indicazioni oncologiche.
Il quarto, infine, è uno studio di fase III, randomizzato, in doppio cieco, controllato versus placebo, multicentrico, per valutare l’efficacia e la sicurezza di baricitinib, un altro inibitore delle giano chinasi autorizzato in Italia per il trattamento dell’artrite reumatoide.