«Contiene oppioide può dare dipendenza». E’ l’avvertenza, evidenziata da una cornice rossa, che dovranno recare in etichetta tutte le confezioni di farmaci oppioidi in vendita al pubblico. A dettarlo una nota indirizzata ieri dall’Aifa alle aziende produttrici, nella quale si fa riferimento a un parere della Cts (Commissione tecnico-scientifica) risalente al 16 marzo scorso.
L’esigenza di marcare le confezioni di medicinali contenenti un oppioide (buprenorfina, codeina, diidrocodeina, fentanyl, idrocodone, idromorfone, medicinali con cannabis per il trattamento sintomatico, metadone, morfina, ossicodone, ossimorfone, sufentanil per uso sublinguale, tapentadolo, tramatodolo e petidina) discende dalla constatazione che «alcuni pazienti potrebbero non essere consapevoli del contenuto del medicinale, soprattutto quando ha un nome di fantasia».
La disposizione, prosegue la nota, riguarda tutti i medicinali in vendita al pubblico ma non quelli di esclusivo uso ospedaliero. L’avvertenza dovrà essere apposta «sulla faccia frontale dell’etichettatura esterna, in modo ben visibile». Poiché la variazione «riguarda un importante problema di sicurezza», è l’indicazione dell’Aifa, le aziende dovranno presentare domanda di modifica delle condizioni dell’Aic entro tre giorni dall’arrivo della comunicazione; quindi, dovranno apportare le variazioni all’etichettatura entro tre mesi dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell’autorizzazione rilasciata dall’Aifa. I lotti già in commercio o commercializzati prima di tale data potranno mantenere le attuali confezioni.