Rischia di diventare un braccio di ferro il confronto tra Regioni e ministero della Salute per la presidenza dell’Aifa, vacante dall’agosto dell’anno scorso dopo le dimissioni di Stefano Vella. Ieri, infatti, l’assessore alla Salute dell’Emilia Romagna, Sergio Venturi, ha annunciato le proprie dimissioni dal Consiglio di amministrazione dell’Agenzia, una mossa palesemente diretta a mettere sotto pressione il Ministero. «Sono passati cinque mesi» ha ricordato «da quando la Conferenza delle Regioni ha avanzato, in modo unanime, la candidatura alla presidenza dell’Aifa di Antonio Saitta (assessore alla Sanità del Piemonte e coordinatore della Commissione salute delle Regioni, ndr). Da allora, nonostante le assicurazioni del governo, non è accaduto nulla».
La collaborazione istituzionale assicurata dalle Regioni in questi mesi, ha continuato Venturi, è stata massima. «Abbiamo dato responsabilmente il nostro assenso alla nomina dell’attuale direttore generale, Luca Li Bassi» ha rammentato «pur non avendo ricevuto alcuna informazione preventiva né tantomeno il curriculum del candidato proposto dal Ministero, ma avendo appreso le intenzioni del Ministro dagli organi di informazione». In questi mesi – ha detto ancora Venturi – «tutti i componenti del CdA di Aifa hanno partecipato alle riunioni, nelle quali basta un’assenza perché vengano bloccate le decisioni. I rappresentanti delle Regioni hanno dimostrato grande senso di responsabilità permettendo il varo del bilancio dell’Agenzia, l’approvazione di nuove molecole e altre importanti misure. Ora però» ha concluso «c’è bisogno di un fattivo impegno del Governo».