Passaggio di consegne ieri, al dicastero della Salute, tra il ministro uscente Roberto Speranza e l’entrante Orazio Schillaci, il rettore dell’università romana di Tor Vergata che la neopremier Meloni ha designato alla Sanità. Una nota diramata nell’occasione ha precisato che il nuovo Ministro non è più tra i componenti del comitato scientifico dell’Istituto superiore di sanità e al contempo «non ha mai fatto parte del Comitato tecnico scientifico (Cts) istituito per il superamento dell’emergenza epidemiologica da covid-19».
Intanto, dal mondo della farmacia e della professione, continuano a giungere messaggi di auguri e felicitazioni. «Ci auguriamo che in questo contesto di rinnovata fiducia, il ministero possa continuare nell’opera di rilancio dell’assistenza territoriale di cui, durante la pandemia, i farmacisti si sono confermati un pilastro fondamentale» dichiara in una nota diffusa sabato Andrea Mandelli, presidente della Fofi «al ministro Schillaci mettiamo a disposizione tutto il nostro impegno e la nostra disponibilità per proseguire nel cammino di realizzare una sanità più equa, efficiente e vicina ai cittadini, obiettivo per il quale i farmacisti italiani sono da sempre in prima linea».
«A nome delle oltre 1.600 farmacie comunali italiane» scrive invece il presidente di Assofarm ,Venanio Gizzi «desidero porre le più vive congratulazioni per la nomina di Orazio Schillaci a ministro della Salute. Negli ultimi difficili anni le Farmacie Comunali non hanno mai fatto mancare il loro contributo al Servizio sanitario italiano, anche durante i mesi più duri della pandemia tutte le nostre strutture non hanno mai interrotto il servizio. Assicuriamo quindi fin d’ora la piena disponibilità del nostro movimento a un confronto proficuo e a una collaborazione concreta per lo sviluppo del sistema Salute dell’Italia».
«L’intera comunità professionale dei farmacisti ospedalieri e dei servizi territoriali rivolge i propri auguri di buon lavoro al nuovo ministro della Salute» è infine il messaggio inviato dalla Sifo «il nuovo Ministro dovrà affrontare da subito un periodo di grande trasformazione del Ssn, nel quale i farmacisti dei servizi farmaceutici possono svolgere quel ruolo trasversale da loro sempre interpretato, che li pone come trait d’union riconosciuto tra le aziende sanitarie, regioni e istituzioni. Sifo è disponibile da subito ad essere presente ed a fare la sua parte con atteggiamento responsabile, competente, etico ed è certa che questa disponibilità possa essere apprezzata dal nuovo Ministro».