Vendite di antibiotici veterinari in calo anche nel 2021 secondo la quarta Relazione nazionale del ministero della Salute, che segue di qualche settimana il dodicesimo Rapporto annuale dell’Ema sui consumi di medicinali veterinari contenenti agenti antimicrobici: le vendite, dicono i dati del dicastero, sono calate del 4% rispetto al 2020 e del 41% rispetto al 2016, che rappresenta l’anno di riferimento per il Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico-resistenza (Pncar 2017-2020).
«Il trend nazionale in diminuzione» scrive in una nota il Ministero «si conferma in modo marcato per tutte le classi di antimicrobici, come risultato di un impegno costante all’utilizzo prudente degli antibiotici del mondo veterinario».
La riduzione più evidente rispetto al 2016 è quella relativa alle vendite di polimixine (95,7%). Cali significativi riguardano anche i chinoloni “altri”, con una riduzione del 71,5%, le cefalosporine di terza e quarta generazione, con un ribasso del 66%, e i fluorochinoloni, con una riduzione del 49,5%. Da annotare anche una contrazione del 42,8% delle vendite di antibiotici autorizzati in forme farmaceutiche impiegate per il trattamento di gruppo, attraverso la somministrazione come mangimi medicati, soluzioni (acqua di abbeverata, siero di latte, broda, ecc.) o polveri (top dressing).
«Il trend positivo» scrive ancora il Ministero «dimostra l’efficacia delle azioni pianificate e attuate nel settore veterinario per il contrasto all’antimicrobico-resistenza, in particolare la promozione di un uso prudente degli antimicrobici». I dati si riferiscono alla dispensazione su rev fatta eccezione per i medicinali veterinari autorizzati ai fini della fabbricazione di mangimi medicati, per i quali il dato rimane quello comunicato dai titolari delle autorizzazioni all’immissione in commercio. «L’utilizzo del sistema informatizzato per la tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati» è l’osservazione finale «ha reso più efficace il monitoraggio delle vendite permettendo di rinforzare le azioni di contrasto all’Amr».