Prosegue il pressing dell’opposizione su governo e maggioranza perché si risparmi ai lavoratori non vaccinati l’onere del tampone antigenico. In un’interrogazione al ministro della Salute, Roberto Speranza, il deputato di Fdi Massimiliano De Toma ha chiesto «se il Governo intenda garantire la gratuità dei tamponi antigeni rapidi in favore dei lavoratori non vaccinati, nel rispetto delle norme sulla non discriminazione», e se stia valutando di «estendere la validità del certificato verde ad almeno 72 ore». I tamponi, ha osservato De Toma «sono l’unico strumento certo che ci informa circa la positività o meno di un soggetto, fermo restando l’importanza della vaccinazione. Dalle norme si evince l’introduzione di fatto di un obbligo a vaccinarsi, senza che il Governo se ne assuma la responsabilità».
In risposta, il ministro Speranza ha ricordato che «il green pass è uno strumento importante, perché rende più sicuri i luoghi dove esso si utilizza, ha sicuramente prodotto anche un effetto importante di natura incentivante sulla nostra campagna di vaccinazione. Oggi i numeri dell’Italia sono tra i più significativi a livello europeo e a livello globale: siamo arrivati all’85,76% di prime dosi nella popolazione sopra i 12 anni e all’81,55% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale sempre sopra i 12 anni. Dobbiamo continuare su questa strada. Ogni vaccino in più significa avere uno scudo più forte, soprattutto in una stagione più complicata come quella che sta arrivando».
Sui tamponi antigenici, ha continuato Speranza, «il commissario Figliuolo ha stipulato un’intesa importante con le farmacie del nostro Paese, e questa intesa ha consentito di calmierarne il costo, mentre invece il vaccino è gratuito ed è disponibile per tutti». L’auspicio del Governo, quindi, «è che la percentuale dei vaccinati possa continuare a crescere ancora, proteggendoci così da un aumento del numero dei contagiati, da un aumento delle ospedalizzazioni e soprattutto da un aumento dei decessi. Il vaccino è la vera chiave per chiudere questa stagione e aprirne finalmente una diversa».