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AstraZeneca, Cooke (Ema): domani le valutazioni, ma benefici superano rischi

17 Marzo 2021

Dovrebbero arrivare domani le valutazioni dell’Ema sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca, sospeso in via cautelativa da Italia, Germania, Francia e un’altra decina di Paesi Ue in seguito ad alcuni casi (non sempre fatali) di tromboembolia. Ad annunciarlo il direttore generale dell’Agenzia europea dei medicinali, Emer Cooke, che in una conferenza stampa organizzata ieri ha ribadito la posizione dell’Ema sulla vicenda: i benefici assicurati dal vaccino anglo-svedese (in termini di ricoveri e decessi per covid) sono ampiamente superiori ai rischi di effetti collaterali.

«Situazioni come questa» ha osservato Cooke «non sono inaspettate. Il nostro ruolo è quello di valutare tali casi e indagare per capire se si tratta di effetti collaterali o semplici coincidenze». L’Agenzia, dunque, ha preso la vicenda «molto seriamente», ma a quanto risulta si tratta di una trentina di casi accertati su 20 milioni di vaccinati. «Abbiamo bisogno di fatti» ha continuato Cooke «non possiamo trarre una conclusione finché non avremo effettuato un’analisi scientifica approfondita. È nostro dovere nei confronti dei cittadini europei fornire una risposta chiara e basata sulla scienza».

Ai giornalisti, poi, il direttore dell’Ema ha riferito che «alcuni eventi molto rari di trombosi» erano stati osservati anche con gli altri vaccini autorizzati, con tassi di incidenza molto simili a quelli di AstraZeneca. «Stiamo esaminando tutti i casi», ha precisato.

Le rassicurazioni fornite dall’Ema non hanno impedito che ieri Svezia e Cipro si aggiungessero ai paesi Ue dove il vaccino AstraZeneca è stato sospeso. Anche se, sempre ieri, il premier italiano Mario Draghi e il presidente francese Emanuel Macron hanno dichiarato di essere pronti a riprendere le somministrazioni non appena l’Ema darà il proprio avallo. La Commissione europea intanto ha annunciato che nel secondo trimestre giungeranno 200 milioni di dosi Pfizer/BioNTech, 10 milioni in più del previsto. Tra aprile e giugno, Bruxelles dovrebbe disporre di 300 milioni di dosi per tutti i vaccini autorizzati.