In caso di una pandemia da influenza aviaria, l’Italia potrà contare su un vaccino pre-pandemico disponibile a prezzi concordati. Lo ha spiegato Maria Rosaria Campitiello, capo del dipartimento Prevenzione, emergenze sanitarie e ricerca del Ministero della Salute, in un’intervista a Quotidiano Sanità. La procedura di acquisto rientra nel quadro del Joint Procurement Agreement, un’iniziativa avviata nel 2010 dal Consiglio Europeo per migliorare il potere d’acquisto degli Stati membri, garantire accesso equo ai vaccini e ai farmaci antivirali e rafforzare la solidarietà tra i Paesi europei in caso di emergenze pandemiche.
Il vaccino interessato, Aflunov, prodotto dall’azienda Seqirus, è stato sviluppato per proteggere contro l’influenza causata dal virus H5N1. Può essere utilizzato sia in fasi interpandemiche che pandemiche ed è basato su un ceppo potenzialmente cross-reattivo con i principali ceppi zoonotici a rischio pandemico. Rispetto ai vaccini pandemici tradizionali, Aflunov è immediatamente disponibile, senza necessità di preparazioni accelerate in risposta a un evento emergenziale.
Campitiello ha evidenziato che la decisione italiana è supportata dal Piano pandemico influenzale (Panflu) 2021-2023, che prevede il coinvolgimento del Nitag (Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni) per valutare le tecnologie sanitarie e le evidenze scientifiche alla base delle scelte di politica vaccinale. Questo processo, ispirato alle linee guida dell’Oms, punta a garantire trasparenza, indipendenza delle valutazioni e assenza di conflitti di interesse.
Infine, Campitiello ha ricordato che l’Italia, a luglio 2022, ha aderito a un accordo quadro per acquisti congiunti promosso dall’Unione Europea con la Glaxo Smith Kline SPA. Tale accordo garantisce al Paese la disponibilità di quantitativi predefiniti di vaccino pre-pandemico in caso di pandemia. A novembre dello stesso anno, è stato formalizzato il contratto specifico per riservare queste forniture a prezzi prefissati.
