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Banco Farmaceutico e Federfarma Lombardia in aiuto del Libano

13 Novembre 2020

Ammonta a circa 38mila farmaci, per un valore di oltre 340mila euro, l’aiuto inviato in Libano dal Banco Farmaceutico per alleviare la grave crisi economica in cui versa da tempo il Paese mediorientale. Poi è arrivata l’epidemia di covid e, ad agosto, l’esplosione nel posto di Beirut, che hanno prostrato la popolazione e il sistema sanitario locale: metà delle strutture della Capitale – riporta Caritas Italiana – non funzionano e quelle ancora attive erano già allo stremo a causa della pandemia.

Ad agosto, così, Banco Farmaceutico e Federfarma Lombardia, su invito della Regione, hanno lanciato un appello per raccogliere medicine da inviare in Libano: hanno risposto sei aziende, Polifarma, Malesci, Guidotti, Firma, Doc Generici e Italfarmaco, le cui donazioni sono state inviate a Beirut con due voli del ministero della Difesa nel quadro delle attività di assistenza umanitaria coordinate dal ministero degli Affari Esteri: la prima spedizione ha riguardato 25.626 confezioni (per un valore di 192.280 euro), la seconda 12.216 (147.336,88 euro). I medicinali donati sono antistaminici, antibatterici, antimicrobici, vitamina B1, antitrombotici e antiipertensivi, che saranno distribuiti alla popolazione dall’Oms in coordinamento con l’Ambasciata d’Italia in Libano. Ma, ricorda il Banco Farmaceutico in una nota, c’è ancora tanto da fare. Per altri contributi, sivia.bini@bancofarmaceutico.org.