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Bollettino Respivirnet, casi in aumento ma non siamo ai valori del 2023

9 Dicembre 2024

Le segnalazioni di sindromi simil-influenzali in Italia sono in leggero aumento ma il trend complessivo rimane nettamente inferiore alla stagione passata. È questo il dato principale che emerge dal bollettino RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità relativo alla quarantottesima settimana del 2024. Nel periodo compreso tra il 24 novembre e il 1° dicembre, l’incidenza complessiva delle sindromi simil-influenzali si è attestata su 8,1 casi per 1.000 assistiti, in lieve crescita rispetto ai 7,9 della settimana precedente. Un confronto con la stessa settimana del 2023, quando si registravano 11,5 casi per 1.000 assistiti, evidenzia tuttavia un andamento stagionale più contenuto.

Le sindromi simil-influenzali continuano a colpire soprattutto i bambini sotto i 5 anni, con un’incidenza pari a 19,4 casi per 1.000 assistiti, mentre nelle altre fasce d’età i valori sono sensibilmente più bassi: 7,8 casi tra i 5 e i 14 anni, 8,4 nella popolazione adulta fino a 64 anni e 4,8 tra gli over 65. Complessivamente, i dati raccolti stimano circa 477.000 nuovi casi nella settimana in esame, portando il totale dall’inizio della sorveglianza stagionale a 2.766.000 casi.

A livello regionale, si osservano differenze significative. In tutte le regioni e province autonome che partecipano al sistema di monitoraggio, i livelli di incidenza sono superiori alla soglia basale di 5,65 casi per 1.000 assistiti, con alcune eccezioni. Valle d’Aosta, le province autonome di Bolzano e Trento, il Friuli-Venezia Giulia, la Liguria e il Molise presentano livelli inferiori a questa soglia. È importante notare che Basilicata e Calabria non hanno ancora avviato la sorveglianza RespiVirNet, limitando così la completezza dei dati nazionali.

Il monitoraggio dell’intensità epidemica si basa sul Moving Epidemic Method (MEM), che definisce le soglie stagionali per l’Italia. Oltre al livello basale, l’intensità bassa è fissata a 11,39 casi per 1.000 assistiti, quella media a 17,24, mentre i livelli alti e molto alti superano rispettivamente i 20,70 casi. Attualmente, l’Italia si colloca tra il livello basale e l’intensità bassa, confermando un quadro di relativa stabilità.

Il confronto con la stagione precedente mostra che l’evoluzione dell’epidemia è più lenta, con una dinamica di crescita che resta moderata. Nonostante ciò, il sistema di sorveglianza continua a registrare un’importante presenza di virus respiratori, oltre ai tradizionali virus influenzali, come fattori che contribuiscono all’aumento delle sindromi simil-influenzali.