Anche quest’anno la campagna antinfluenzale prevede nelle diverse Regioni partenze in ordine sparso e con scaglioni differenziati. Fa il punto della situazione, almeno per quanto riguarda i medici di famiglia, il segretario nazionale della Fimmg Silvestro Scotti, che all’Ansa passa in rassegna il calendario delle vaccinazioni: fanno da apripista Lazio, Toscana e alcune Asl della Campania, dove i mmg hanno iniziato già da ieri a chiamare per le somministrazioni partendo dai più fragili. Poi, il 7 ottobre inizieranno le somministrazioni in Lombardia, Piemonte, provincia autonoma di Trento, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. Segue la Puglia dal 9 ottobre, quindi dal 14 l’Emilia Romagna, il Friuli-Venezia Giulia e la Sicilia, dal 15 la Sardegna, le Marche, la Provincia Autonoma di Bolzano e la Calabria. Il 16 sarà la volta della Liguria, il Molise aspetterà fino al 21 ottobre, mentre chiude la lista la Basilicata, che sta per concludere la gara e dovrebbe partire ai primi di novembre. Ancora incerta la data per l’Abruzzo. «Quest’anno» avverte Scotti «l’influenza si manifesterà con sintomi più forti e una durata maggiore, perché il virus trova una memoria immunologica poco reattiva e l’organismo ha bisogno di più tempo per eliminarlo».
Le farmacie, invece, cominceranno a vaccinare da metà ottobre, come ricorda all’AdnKronos il presidente della Fofi, Andrea Mandelli. «Ripartiamo forti dei dati dell’anno scorso» ha detto «uno per tutti quello della Lombardia dove si è rivolto alle farmacie circa il 50% dei vaccinati». Non tutte le Regioni, però, si avvarranno di tale possibilità, perché alcune «storicamente non l’hanno mai attuata, ma speriamo che quest’anno anche queste permettano ai farmacisti di fare la loro parte». Anche perché, ha ricordato Mandelli, la vaccinazione in farmacia consente «al cittadino di trovare un punto comodo, sicuro, nel quale potersi vaccinare facilmente contro l’influenza, ma anche contro il covid».