La campagna di vaccinazioni contro covid è sostanzialmente ferma secondo la Fondazione Gimbe, che ieri ha diffuso i dati del suo ultimo report: tra il 13 marzo e il 12 aprile le coperture con almeno una dose aumentano di un esiguo decimo di punto, passando da 85,5% a 85,6%; quelle con ciclo completo sono cresciute di soli 0,3 punti percentuali, da 83,8% a 84,1%, e anche le coperture delle terze e quarte dosi procedono a rilento, con incrementi pari rispettivamente a 1,9 e 4,9 punti percentuali (da 81,8% a 83,7% e da 4% a 8,9%). «Che la campagna vaccinale si sia arrestata» osserva il presidente del Gimbe, Nino Cartabellotta (foto) «è ormai un dato di fatto, nonostante 4,25 milioni di persone vaccinabili con prima dose e 2,28 milioni con dose booster».
In calo anche il numero dei tamponi (-7,8%), da 3.167.782 della settimana 30 marzo 2022-5 aprile a 2.919.794 della settimana 6-12 aprile. In particolare, i tamponi rapidi sono diminuiti del 7,6% (-190.408), i molecolari dell’8,8% (-57.580). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività rimane sostanzialmente stabile, 13,3% per i molecolari e 15,5% per gli antigenici rapidi.
«Alla vigilia delle festività pasquali» conclude Cartabellotta «tutti gli indicatori (nuovi casi, ricoveri, terapie intensive, decessi) certificano una fase di plateau anche se la circolazione del virus rimane ancora molto elevata: oltre 1,2 milioni di positivi, oltre 60 mila casi al giorno e un tasso di positività dei tamponi antigenici al 15,5%. Per tale ragione rimane indispensabile mantenere comportamenti prudenti, evitando assembramenti e soprattutto utilizzando le mascherine al chiuso».