Depenalizzazione all’orizzonte per la coltivazione a domicilio di piccoli quantitativi di cannabis a uso terapeutico. Lo prevede il testo base approvato dalla commissione Giustizia della Camera che riunisce tre diverse proposte di legge presentate in tempi diversi da Lega, M5S e +Europa. Due i provvedimenti di maggiore interesse: da un lato aumentano le pene (da 6 a 10 anni di detenzione) per i reati connessi a traffico e spaccio; dall’altro viene esclusa dalla punibilità la coltivazione in casa, per scopo personale, di un massimo di quattro piante “femmine” di cannabis. «In questo modo» ha commentato Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia «si viene incontro a chi deve farne un uso terapeutico e spesso non la trova disponibile».

La misura, ricordano i proponenti, dà seguito ai più recenti indirizzi della giurisprudenza, come la sentenza della Corte di cassazione del dicembre 2019 che aveva escluso la perseguibilità penale di chi coltiva la cannabis in ambito domestico e per impiego individuale. Hanno votato a favore del testo M5s, Pd Leu e gli altri gruppi del centrosinistra (più il deputato di Fi Elio Vito), contro Fdi, Coraggio Italia, Forza Italia e Lega, che ha chiesto lo scorporo della propria proposta di legge.