Il parere del Consiglio superiore di sanità sull’impiego della cannabis a fini terapeutici non contiene orientamenti negativi, quindi i trattamenti a base di cannabis non verranno interrotti. E’ la precisazione che arriva dal ministero della Salute dopo le anticipazioni di alcuni giornali secondo le quali dal parere emergerebbero dubbi sull’efficacia della sostanza e si raccomanderebbe una sperimentazione. «Il 19 marzo scorso» precisa il dicastero in una nota « il ministro della Salute Giulia Grillo aveva richiesto al Consiglio un parere sull’aggiornamento dell’allegato tecnico al decreto ministeriale 9 novembre 2015», che dettava a medici e farmacisti indicazioni su prescrizione e preparazione della cannabis terapeutica. Nella richiesta, non c’erano indicazioni per «un approfondimento sulla valenza terapeutica della cannabis».
Questo parere, prosegue la comunicazione, è stato inviato nelle settimane scorse al Ministro, per i successivi adempimenti da parte dell’Ufficio legislativo e della direzione generale Dispositivi medici e del servizio farmaceutico. «Voglio tranquillizzare i pazienti in trattamento e le associazioni che tutelano i soggetti in cura» interviene il ministro Grillo «l’utilizzo terapeutico della cannabis continuerà a essere assicurato ai sensi della normativa vigente».
Il Ministro, continua la nota, valuterà con le direzioni tecniche e i soggetti interessati l’opportunità di recepire quanto indicato nel parere sulla necessità di avviare una sperimentazione clinica. «I pazienti» ricorda Grillo «sanno che mi sono impegnata personalmente per aumentare le scorte di cannabis ad uso medico, incrementando le importazioni dall’Olanda e raddoppiando la produzione di cannabis dello Stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze, e proprio nei prossimi giorni insieme al ministero della Difesa e al Mipaaf finalizzeremo l’accordo per migliorare ancora il processo produttivo e garantire l’approvvigionamento ai malati».