La lotta alle carenze passa anche attraverso interventi che rendano economicamente sostenibile la produzione di molti farmaci essenziali e «l’Aifa è al lavoro su questo aspetto». Lo afferma in una nota stampa il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, Robert Nisticò, dopo l’incontro di ieri con Stefano Collatina, presidente di Egualia.
Dal confronto, riporta il comunicato, è emersa «la necessità di concentrare l’attenzione e gli sforzi sul contrasto al fenomeno delle carenze, affinché farmaci essenziali e critici per tutte le terapie croniche, dove i farmaci equivalenti e biosimilari rappresentano una risorsa imprescindibile, continuino ad essere resi disponibili ai pazienti senza interruzioni».
È stata quindi concordata l’istituzione di un gruppo di lavoro tecnico che individuerà strumenti e misure concrete con cui affrontare il nodo della sostenibilità economico industriale dei farmaci equivalenti e biosimilari. «Sarà necessario affiancare alle vigenti procedure» ha osservato il direttore tecnico-scientifico dell’Aifa, Pierluigi Russo «strumenti idonei a cogliere i fattori determinanti che rendono farmaci di larghissimo utilizzo non disponibili in via continuativa o peggio del tutto carenti. E occorrerà agire affinché, nel rispetto dei vincoli di spesa complessivi, questi farmaci rimangano economicamente e industrialmente sostenibili per le imprese».
Egualia, dal canto suo, ha evidenziato le differenze che continuano a sussistere tra le regioni nei consumi di equivalenti, nonché l’elevata spesa (oltre un miliardo di euro) sostenuta dagli italiani e in particolare dai residenti del Mezzogiorno per coprire la differenza tra prezzo al pubblico e prezzo di riferimento.
Infine, è stato condiviso l’impegno a proseguire con un gruppo di lavoro congiunto la semplificazione delle procedure autorizzative per generici e biosimilari, in modo da sgravare l’attività della Commissione scientifica ed economica (Cse).