Temperatura massima degli ambienti abbassata di un grado e periodo giornaliero di accensione degli impianti di riscaldamento ridotto di un’ora. È quanto prevedono per uffici e attività commerciali le misure per il risparmio energetico approvate ieri dal Governo. Il Piano di emergenza, approntato dal ministero della Transizione ecologica, recepisce le indicazioni della Commissione europea di cui al Regolamento Ue 2022/1369 del 5 agosto e riguarda tutti i consumi, pubblici e privati. L’unica eccezione, specifica il documento, è rappresentata dalle cosiddette «utenze sensibili» indicate dal dpr 74/2013, ossia «ospedali, cliniche, case di cura e strutture assimilabili, comprese quelle adibite a ricovero o cura di minori o anziani, nonché le strutture protette per l’assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici».
Le farmacie non sono citate, quindi le disposizioni che le riguardano dovrebbero essere quelle indirizzate alle attività commerciali: temperatura interna a 19°C (anziché 20) per tutto il periodo stagionale di accensione degli impianti, che viene ridotto di 15 giorni (risparmio stimato, circa 426 milioni di euro); orario giornaliero di funzionamento ridotto di 60 minuti (risparmio 59 milioni).
Le misure sono adattate alle cosiddette “zone climatiche”, ossia le sei fasce in cui è diviso il territorio nazionale in base alla media delle temperature giornaliere:
Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo.
Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo.
Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo.
Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile.
Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile.
Zona F: nessuna limitazione.
«L’obiettivo» ricorda il Piano «è promuovere comportamenti consapevoli e intelligenti nel consumo di gas e di energia elettrica, che incidano non solo sul contenimento della domanda di gas e sugli stessi costi in bolletta degli utenti ma anche sulle politiche di decarbonizzazione. Tra i comportamenti da promuovere quelli della riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by tv, decoder, dvd, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine». E la croce delle farmacie che non sono di turno, verrebbe da aggiungere.