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Gemmato: nelle Case di comunità il contributo di mmg e farmacie

5 Aprile 2023

Le Case di comunità del Pnrr dovranno diventare degli hub sanitari che lavoreranno con studi dei medici di famiglia e farmacie del territorio. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, intervenendo ieri al convegno Professioni&Sanità, organizzato a Roma da FdI per fare il punto sui risultati finora conseguiti dal Governo in tema di Ssn e presentare i progetti in cantiere.

«Abbiamo tutti a cuore il tema della salute» ha detto il ministro Orazio Schillaci «l’unica cosa positiva della pandemia è aver rimesso al centro la salute». L’intento è quello di far sì che la sanità pubblica torni a essere un punto di riferimento per i cittadini, ha assicurato il Ministro, «e lo facciamo partendo dal capitale umano, insieme agli stakeholder, a quanti ogni giorno sono sul campo». Ma il progetto è quello di una riforma a 360 gradi che un passo alla volta affronterà il problema dell’affollamento dei Pronto soccorso, la revisione del Dm 70 sul livello ospedaliero e anche la riscrittura del Dm 77 sulla riorganizzazione dell’assistenza sul territorio secondo le linee guida del Pnrr.

In particolare, ha spiegato Gemmato, l’intenzione del governo è di intervenire con alcune modifiche all’impianto pensato dal Dm77: «Nel Pnrr è prevista la realizzazione di 1.350 case di comunità e 400 ospedali di comunità. Ma chi mettiamo all’interno di queste strutture?». Il modello, in sostanza, va rivisto: «Ci stiamo interrogando su cosa cambiare» ha concluso il sottosegretario «dovranno diventare degli hub sanitari dove porteranno un contributo gli studi di medicina generale e le farmacie del territorio».