A oggi sono stati approvati 1.042 progetti per la realizzazione delle Case di comunità – pari a un livello di attuazione del 77% – e 332 progetti per altrettanti Ospedali di comunità, per un indice di attuazione dell’83%. Lo ha detto ieri il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, in risposta a un’interrogazione presentata dalla deputata Pd Ilenia Malavasi. Il quadro che ne emerge sembra ridimensionare gli allarmi lanciati dalla Corte dei conti, che una decina di giorni fa riteneva insufficienti i progetti «pervenuti alla fase di fattibilità tecnico-economica». Tanto che per Gemmato «attualmente non si rilevano elementi ostativi al raggiungimento degli obiettivi nei tempi previsti».
All’origine della discrepanza potrebbe esserci l’aggiornamento dei dati sulla piattaforma Regis, il sistema che tiene traccia degli avanzamenti attuativi e ai quali ha fatto riferimento la Corte dei conti per le sue segnalazioni. I dati esposti dal sottosegretario, invece, provengono dalle Regioni e Province autonome «nelle more della registrazione sul sistema Regis», da effettuare entro la data di oggi e con validazione entro il 20 aprile.
Quanto alle gare, risultano a oggi avviate 962 procedure per Case di comunità (livello di attuazione 71%) e 298 per Ospedali di comunità (77%). «Grazie all’azione di accelerazione introdotta dalla Centrale di committenza Invitalia» ha proseguito Gemmato «risulta in avanzamento anche il target previsto previsto per il quarto trimestre 2023, che prevede la sottoscrizione dei contratti per la realizzazione delle strutture». Nello specifico, ha concluso il sottosegretario «a oggi sono state già individuate le imprese aggiudicatarie dei lavori per 687 gare riguardanti Case di comunità e 214 gare per Ospedali di comunità».