«Spero che la legge di bilancio ci porti una sorpresa per contenere lo sfondamento della spesa farmaceutica, che ha già superato i 3 miliardi di euro. La sostenibilità è un tema molto invasivo». Lo ha detto Pierluigi Russo, direttore tecnico scientifico dell’Aifa, nel suo intervento al XLV congresso della Società italiana della farmacia ospedaliera e dei servizi (Sifo), inaugurato l’altro ieri a Napoli. Tra i temi sotto i riflettori nella prima giornata di lavori la spesa del Ssn per farmaci, già sotto stretta sorveglianza dopo le prime rilevazioni dell’Aifa del mese scorso che stimavano in 2,6 miliardi lo sfondamento degli acquisti diretti nei primi due mesi del 2024.
Nel suo interventi di apertura, il presidente della Sifo Arturo Cavaliere ha ricordato i contributi della Società scientifica al governo del farmaco, tra i quali il protocollo Sifo-Aifa che ha condiviso i criteri per uniformare i tre canali distributivi (ospedaliero, diretta e convenzionata), oppure il progetto Drughost per intercettare le indisponibilità dei farmaci prima che diventino carenze. A Salerno poi, ha detto ancora Cavaliere, vedrà la luce tra breve «una piattaforma per il delivery dei farmaci dell’Asl: la Campania potrebbe essere la prima regione a trasformare realmente il domicilio come primo luogo di cura». Senza contare che «le cure sul territorio sono sempre il punto più critico della terapia. Dal nostro ruolo trasversale nasce un algoritmo che stratifica la popolazione per rischio di salute, grazie al quale potremo facilitare la programmazione sanitaria e produrre documenti di indirizzo anche per le Regioni».
Tra gli altri interventi, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha ribadito il valore della multidisciplinarietà per garantire terapie appropriate e sostenibili, mentre Robert Nisticò, presidente di Aifa, ha sottolineato l’importanza della formazione continua per i farmacisti ospedalieri, che contribuiscono in modo cruciale alla farmacovigilanza e al controllo della spesa.
Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti, ha invece posto l’accento sulla necessità di un trattamento economico più equo per gli specializzandi, richiamando l’attenzione sull’importanza del sostegno economico ai giovani professionisti in formazione.
L’intervento di Pierluigi Petrone, vicepresidente di Farmindustria, ha confermato la fiducia dell’industria farmaceutica nel sistema italiano, mentre Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha chiuso il dibattito con un allarme sul rischio di aumentare le disuguaglianze in sanità senza un adeguato rifinanziamento del SSN.