I primi vaccini contro covid devono ancora essere autorizzati dall’Ema e già è allarme sulle contraffazioni. A farlo scattare un’informativa diramata l’altro ieri dall’Interpol ai suoi 194 Stati membri, per avvertire delle future mosse che la criminalità internazionale potrebbe mettere in campo per assicurarsi una fetta dei proventi legati alla commercializzazione dei vaccini.
Nella circolare, l’Interpol ricorda che la pandemia aveva già aperto la porta «ad attività criminali senza precedenti», tra le quali «truffe volte a promuovere, vendere e somministrare falsi vaccini» contro il covid. Poiché molti di questi vaccini si avvicinano all’approvazione e all’ampia distribuzione, quindi, «sarà fondamentale garantire la sicurezza della catena di approvvigionamento e identificare i siti web illegali che vendono prodotti contraffatti».
In particolare, l’unità crimine informatico dell’Interpol ha identificato di recente quasi tremila siti web sospettati di vendere medicinali e dispositivi medici contraffatti. «Per evitare di cadere nella trappola di queste truffe online» osserva l’Interpol «è importante rimanere vigili e cauti nei confronti delle offerte che il più delle volte sembrano troppo belle per essere vere».
La falsificazione dei vaccini non è l’unica attività preferita delle organizzazioni criminali. Con la ripresa prossima ventura dei viaggi internazionali, avverte l’agenzia, potrebbe finire sul mercato anche un numero significativo di falsi test diagnostici, sierologici e antigenici.