Il rinnovo dei vertici della Sisac, la Struttura che tratta i rinnovi delle convenzioni di medici e farmacie, torna all’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni. Se ne dovrebbe parlare nella seduta in programma giovedì prossimo, 17 settembre, tuttavia il condizionale è opportuno perché l’argomento era già nell’agenda dell’ultima riunione del 2018, risalente al 20 dicembre, ma era stato poi accantonato. L’urgenza non si discute: il mandato del coordinatore uscente, Vincenzo Pomo, e dei collaboratori (un vicecoordinatore e cinque consiglieri) era scaduto a ottobre e in attesa del rinnovo la Sisac è ferma, come sanno le farmacie pubbliche e private (che non discutono del rinnovo della loro convenzione dal luglio scorso).

Se la questione si trascina, dicono alcune fonti, è perché le Regioni farebbero fatica a trovare un’intesa sul nome del nuovo coordinatore: alcune propenderebbero per rinnovare il mandato a Pomo, altre invece preferirebbero un nome nuovo. Di qui lo stallo che a dicembre ha generato il rinvio, lunedì i governatori si ritroveranno e si vedrà se l’impasse è stata superata. Questa, ovviamente, è anche la speranza delle farmacie: un nuovo rinvio procrastinerebbe ulteriormente la ripresa del negoziato.