Sul nuovo coronavirus 2019-nCoV l’Italia ha adottato «un livello di attenzione sicuramente più alto di tanti altri Paesi». Ed è stato fatto «semplicemente per precauzione, perché riteniamo sia utile in questa fase». Ma dev’essere anche chiaro che in questa fase «non dobbiamo in nessun modo spargere allarmismo». Lo ha detto ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione davanti alla commissione Affari sociali della Camera per fare il punto sull’epidemia.
«Al momento» ha detto «l’Ecdc dice che il rischio è ancora moderato per i Paesi europei. Non ci sono quindi ragioni per allarmare, ma al tempo stesso siamo di fronte a una cosa seria che va affrontata con la massima serietà». Per tale motivo, ha continuato il Ministro, l’Italia abbia già «istituito controlli negli aeroporti sui cittadini provenienti dalle zone della Cina a maggiore rischio. Il nostro Paese dunque ha preferito adottare accurate misure controllo ma sono convinto che la situazione potrà essere gestita al meglio con la collaborazione tra istituzioni nazionali, regioni e Ordini professionali: dobbiamo perseverare e intensificare l’intesa, potenziando la comunicazione e attuando le prassi più idonee».
La task force istituita il 22 gennaio scorso, ha ricordato infine Spaventa «si sta riunendo tutti i giorni alle 9.30 e il personale del ministero è completamente a disposizione. Gli ordini delle professioni sanitarie stanno facendo un lavoro importante e rivendico di aver messo fin dall’inizio l’ordine dei medici e quello degli infermieri all’interno della task force».
Intanto non si arresta la corsa all’acquisto di mascherine protettive, soprattutto nelle farmacie delle grandi città. Parla di «richieste notevolmente superiori alla media» Annarosa Racca, presidente di Federfarma Milano: a comprarle, spiega, «sono soprattutto le persone che tornano da un viaggio o devono partire e quelle che, per diverse ragioni devono andare in ospedale. Risulta in forte crescita anche la domanda di gel disinfettanti, soprattutto di chi – come i tassisti – hanno contatti frequenti». Mascherine “sold out” anche diverse farmacie di Roma, ma – assicura Federfarma provinciale –non si registrano carenze nei magazzini dei fornitori e quindi le scorte verranno velocemente ripristinate.