Ci sarà un giorno della memoria anche per le vittime dell’epidemia da covid e la data sarà quella del 18 marzo, il giorno in cui le immagini della prima colonna di camion mimetici che trasportava feretri fuori da Bergamo si impressero sugli occhi attoniti di tutto il Paese. La legge che istituisce la ricorrenza è stata approvata ieri dalla Camera dei deputati all’unanimità. Il testo, nel quale sono confluite varie proposte provenienti da diversi schieramenti, dispone che nella ricorrenza le scuole di ogni ordine e grado promuovano iniziative didattiche e incontri di studio e di formazione; dal canto loro comuni e istituzioni, in ogni realtà territoriale, organizzeranno percorsi di informazione e di riflessione aperti a tutta la cittadinanza.
«Il voto unanime alla Legge che istituisce la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus» dichiara in una nota il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa «è una pagina di buona politica ed è il modo migliore per ricordare e rendere omaggio a quanti sono caduti vittima dell’epidemia, magari lottando per arginarne la diffusione e per prendersi cura dei pazienti. Con questa iniziativa il Parlamento ha interpretato il sentimento popolare: ricordare sempre ciò che è accaduto serve a noi e servirà a quanti verranno dopo di noi a comprendere fino in fondo il valore della salute e di un sistema sanitario pubblico».
«È una decisione doverosa quella di istituire la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid» commenta la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «il 18 marzo servirà a ricordare, negli anni a venire, tutti coloro che hanno perso la vita a causa dell’epidemia. E tra le vittime di questi mesi ci sono anche i farmacisti, che hanno lasciato un grande vuoto nelle famiglie e nelle comunità in cui lavoravano. Questa giornata ci permetterà anche di onorare l’enorme impegno profuso dalle farmacie, che nell’emergenza hanno dato un importantissimo contributo assieme a tutti i professionisti del Servizio sanitario».