Durante la pandemia le farmacie private sono state in molti Paesi la risorsa più utilizzata per sostenere le campagne vaccinali contro covid dopo il primo avvio. Anche in Lombardia, dove i presidi con la croce verde hanno assicurato un’estesa accessibilità al pubblico: facendo leva sulla loro estesa capillarità, in particolare, le farmacie lombarde sono diventate «punti di vaccinazione cruciali per la somministrazione delle dosi booster, offrendo alle popolazioni un’alternativa conveniente e di prossimità» alle altre strutture pubbliche. È quanto si legge nello studio Engaging the private sector in delivering health care and goods. Governance lessons from the Covid-19 pandemic, condotto dall’Ufficio europeo dell’Oms e dall’European Observatory on Health Systems and Policies.
Pubblicata online a novembre, la ricerca mette sul tavolo dati e numeri che premiano il sistema sanitario lombardo e in particolare la sua sanità privata: durante l’emergenza, scrive infatti l’Oms, la Regione «ha saputo riorganizzare rapidamente la sua rete ospedaliera, attingendo a risorse significative di strutture private accreditate al fine di ridistribuire i posti letto e trattare i pazienti affetti da Covid-19». All’inizio della pandemia, dettaglia il documento, la rete ospedaliera lombarda contava 29.308 posti letto per acuti, di cui 20.688 (71%) negli ospedali pubblici e 8.620 (29%) negli ospedali privati. I posti letto di terapia intensiva erano 900, di cui 630 (70%) negli ospedali pubblici e 270 (30%) negli ospedali privati. Alla fine del marzo 202, invece, il numero di letti per acuti dedicati ai pazienti covid erano 12.306, di cui 7.331 (60%) negli ospedali pubblici e 4.975 (40%) negli ospedali privati. Il numero dei posti letto in terapia intensiva era quasi raddoppiato a 1.755, di cui 1.271 (73%) negli ospedali pubblici e 484 (27%) negli ospedali privati.
Lo studio Oms sottolinea inoltre che «in Lombardia le strutture sanitarie private, ospedali e centri medici, sono state attivamente impegnati dalla Regione all’inizio del 2021 per istituire centri di vaccinazione Covid-19 dedicati». Tra gli esempi citati, «il contributo maggiore è stato fornito dal Gruppo San Donato, il primo gruppo sanitario privato in Italia, con il suo principale hub vaccinale Covid di Novegro (314.741 dosi somministrate tra aprile e agosto 2021)». Altri centri menzionati per il volume delle somministrazioni sono «gli hub vaccinali implementati dall’Irccs Humanitas di Rozzano (554.587 dosi), dall’Irccs Auxologico di Meda (circa 110.000 dosi) e dal Gruppo MultiMedica (circa 100.000 dosi)». Secondo i dati di Aria, l’Agenzia regionale per l’innovazione e gli acquisti, in circa un anno – dal novembre 2021 al settembre 2022 – le farmacie lombarde hanno somministrato più di mezzo milione di dosi.