Operatori sanitari, over 50 e soggetti in condizione di fragilità (dai 6 mesi ai 50 anni) dovrebbero sottoporsi alla somministrazione di una nuova dose di vaccino covid a distanza di 12 mesi dalla precedente. Over 75, pazienti in condizioni di immunocompressione moderata o grave e donne in gravidanza, invece, dovrebbero vaccinarsi trascorsi sei mesi dall’iniezione precedente. Sono le raccomandazioni contenute nel documento che Siti (Società italiana d’igiene, medicina preventiva e sanità pubblica) e Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) hanno formulato sulla base di un’analisi delle migliori evidenze scientifiche. In mancanza di un Piano operativo per la prossima stagione, scrivono le due società, occorre sensibilizzare gli operatori sanitari e lanciare una nuova strategie vaccinale.
«Il vaccino ci ha salvato la vita grazie anche allo sviluppo dell’immunità ibrida e all’emergere di varianti Omicron meno virulente» osservano Siti e Simit «nonostante ciò, a livello globale, come segnalato dall’Oms ancora oggi sono centinaia di migliaia le persone ricoverate negli ospedali per Covid, con decessi settimanali nell’ordine delle migliaia di persone. I numeri di covid-19 durante gli anni di pandemia sono stati impressionanti: 767 milioni di casi, per un totale di circa 6 milioni 941 mila decessi, di cui quasi 188mila in Italia».
Il nostro Paese, continuano le due sigle, è tra i pochi a livello europeo che non ha ancora definito un piano di vaccinazione contro il Sars-CoV-2 per proteggere la popolazione, soprattutto quella fragile, nella prossima stagione autunnale. «Attualmente la copertura vaccinale è molto bassa, e si continuano a contare circa 13 morti al giorno.
«I modelli matematici dello European Center for Disease Prevention and Control suggeriscono che una campagna di vaccinazione autunnale con un’elevata adesione nelle persone over 50 potrebbe ridurre fino al 32% delle ospedalizzazioni da Covid-19 entro la fine di febbraio 2024. In particolare la raccomandazione è quella di concentrarsi sulla vaccinazione delle persone Over 50 e di altri gruppi vulnerabili durante le stagioni autunnali/invernali, in combinazione con la campagna di vaccinazione antinfluenzale».