Il Chmp, il Comitato medicinali per uso umano dell’Ema, ha raccomandato l’altro ieri alla Commissione Ue il rilascio dell’autorizzazione per il vaccino Nuvaxovid adattato alla sottovariante Omicron Xbb.1.5. L’indicazione, in linea con le precedenti raccomandazioni dell’Ema e dell’Ecdc, include gli adulti e gli adolescenti a partire dai 12 anni di età e contempla la somministrazione di una singola dose, indipendentemente dalla loro storia vaccinale contro il covid-19.
Nella decisione di raccomandare l’autorizzazione, recita una nota dell’Ema, il Chmp ha valutato dati che dimostrano come il vaccino adattato sia in grado di innescare un’adeguata risposta immunitaria contro l’Xbb.1.5. «Si prevede che il profilo di sicurezza di Nuvaxovid adattato sia simile a quello di Nuvaxovid originariamente autorizzato» scrive in particolare l’Agenzia «ciò è supportato anche dai dati clinici disponibili con la versione del vaccino mirato a Omicron Ba.5. Gli effetti indesiderati più comuni di Nuvaxovid Xbb.1.5 sono dolore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore muscolare e sensazione di malessere generale».
Poiché Omicron Xbb.1.5 è strettamente correlato ad altre varianti attualmente circolanti, continua la nota, si prevede che il vaccino contribuisca a mantenere una protezione ottimale contro il covid-19 causato da queste altre varianti. Come per gli altri vaccini, le autorità nazionali degli Stati Ue determineranno come utilizzare Nuvaxovid nelle campagne nazionali, tenendo conto di fattori quali i tassi di infezione e di ospedalizzazione, il rischio per le persone vulnerabili e la disponibilità del vaccino.