L’Italia dispone attualmente di «ampie scorte di tutti i vaccini covid attualmente autorizzati dall’Ema», che assicurano la copertura di tutta la popolazione più a rischio nel caso si presentasse la necessità di una campagna vaccinale per prevenire recrudescenze di Sars-Cov-2. Lo ha detto ieri il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, rispondendo alla Camera a un’interrogazione di Elena Bonelli (Az-Iv).
Attualmente, ha ricordato Gemmato, sono due le principali categorie cui è rivolta la somministrazione della seconda dose o delle ulteriori dosi di richiamo: i 60enni e oltre, i 12enni e oltre con fragilità motivata, gli operatori sanitari e le donne in gravidanza (dose booster); gli 80enni e oltre, gli ospiti delle strutture residenziali per anziani, i 60enni e oltre con fragilità motivata (dosi successive alla seconda).
Per quanto concerne le strategie vaccinali per le prossime campagne, ha continuato Gemmato, le indicazioni adottate traggono ispirazione dal recente documento congiunto formulato da Ecdc ed Ema, che raccomanda di completare la copertura vaccinale di ciclo primario e booster raccomandati e definire strategie di comunicazione efficaci per la somministrazione delle dosi di richiamo e dei vaccini antiinfluenzali alle persone a rischio.
Per le campagne di vaccinazione autunnali-invernali, in particolare, i Paesi «dovrebbero prendere in considerazione campagne di vaccinazione combinate contro la malattia covi-19 e l’influenza, poiché questo approccio potrebbe essere più efficiente in termini di somministrazione, logistica e costi».
