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Covid, Ue pronta a siglare contratto con Valneva per un vaccino inattivato

14 Gennaio 2021

La Commissione europea sta valutando la stipula di un ulteriore contratto per l’acquisto di un potenziale vaccino contro covid, con la società farmaceutica Valneva. L’accordo consentirebbe agli Stati membri di acquistare complessivamente 30 milioni di dosi, con un’opzione per altri 30 milioni a seguire. E’ quanto scrive la stessa Commissione Ue in una nota diffusa al termine dei colloqui esplorativi tra Bruxelles e il produttore: l’eventuale intesa «amplierebbe un portafoglio già vasto e garantito di vaccini prodotti in Europa, che comprende i contratti già firmati con AstraZeneca, Sanofi-Gsk, Janssen Pharmaceutica, BioNTech-Pfizer, CureVac e Moderna e i colloqui esplorativi conclusi con Novavax».

Questo portafoglio diversificato, prosegue la nota, «garantirà che l’Europa sia ben preparata per la vaccinazione, una volta dimostrate la sicurezza e l’efficacia dei vaccini, come già avviene per quelli prodotti da BioNTech/Pfizer e Moderna, recentemente autorizzati. Gli Stati membri possono donare i vaccini ai Paesi a reddito medio-basso o ridistribuirli ad altri Stati europei».

Valneva è una società biotech europea specializzata nello sviluppo di vaccini inattivati. Si tratta di una tecnologia ampiamente collaudata, anche se al momento si tratta dell’unico prodotto contro covid basato su tale tecnica. «La Commissione, con il sostegno degli Stati membri, ha deciso di finanziare il vaccino basandosi su una solida valutazione scientifica, sulla tecnologia utilizzata, sull’esperienza della società nello sviluppo di vaccini e sulle capacità produttiva della società rispetto alle necessità dei Paesi Ue»