Rafforzare la continuità ospedale-territorio, riorganizzare la medicina territoriale, incrementare i finanziamenti a un Ssn impoverito negli anni di mezzi e risorse. Sono alcune delle raccomandazioni contenute nel decalogo messo a punto da Motore Sanità per la ripartenza decretata dall’avvio della fase 2. Occorre, è la premessa, una nuova Sanità improntata a «un corretto approccio alla medicina ospedaliera e soprattutto territoriale, diverso da Regione a Regione, con nuove regole e una diversa organizzazione», in cui dovranno essere coinvolti tutti gli operatori sanitari.
In collaborazione con gli esperti che hanno partecipato ai suoi ultimi quattro webinar, così, Motore Sanità ha formulato un decalogo delle azioni e delle iniziative da intraprendere nel disegno complesso della sanità del futuro». «Questa pandemia» spiega Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità «dovrà essere l’occasione per un nuovo inizio per il nostro servizio sanitario nazionale e per l’Italia tutta. Gli ospedali che impegneranno operatori e dirigenza insieme in una riorganizzazione che porti le strutture da una parte a garantire il rispetto della distanza sociale, la tutela da un nuovo possibile contagio e dall’altra ad assicurare un’attività ordinaria, oltre che d’urgenza, spalmata magari su tutti giorni della settimana. E non di meno, si dovrà ricostruire la medicina territoriale dove tutti gli operatori dovranno essere coinvolti». Il decalogo:
Alla realizzazione, come detto, hanno partecipato esperti e relatori dei webinar organizzati da Motore Sanità in piena pandemia. Il lungo elenco comprende Claudio Cricelli, Presidente della Simg, Emilia De Biasi, portavoce di All Can Italia, Walter Locatelli, commissario straordinario di alisa, Regione Liguria, Walter Marrocco, responsabile scientifico della Fimmg, Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, Francesco Ripa di Meana, direttore generale dell’Ifo di Roma, Camillo Rossi, direttore sanitario Spedali Civili Brescia, Matteo Stocco, direttore generale Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma, Michele Vietti, presidente di Finlombarda e gruppo Santa Croce.