Entro la fine dell’anno il Governo varerà un Piano nazionale della filiera farmaceutica che rinnoverà la governance del farmaco nel nostro Paese. Lo ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al Summit Pharma & Life Sciences organizzato ieri a Roma dal Sole 24 Ore. «Occorre rendere l’Italia più attrattiva e competitiva» ha detto Urso «con misure strutturali e finanziamenti che abbrevino i tempi dei progetti e accelerino i processi autorizzativi».
La farmaceutica, ha continuato il Ministro, è un settore strategico per tutti i Paesi, «sono quindi consapevole di quanto il settore sia importante ai fini della ricerca e dell’economia del nostro Paese. In accordo con il ministro della Salute, Orazio Schillaci, abbiamo insediato a marzo un tavolo per l’industria farmaceutica e biomedicale che rappresenta una svolta per le istituzioni del nostro Paese per compattezza e collaborazione».
«Stiamo valutando una nuova governance del settore farmaceutico che dovrà migliorare le performance della filiera e coinvolgerne tutti gli attori, distributori e farmacie comprese» ha aggiunto Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute «non vorremmo un approccio mordi e fuggi ma una risposta globale che metta in sicurezza la filiera, tuteli il diritto alla salute e renda accessibili i farmaci consentendo anche un risparmio per la casse dello Stato».
Gli impegni assunti dal Governo hanno raccolto l’apertura di Marcello Cattani, presidente di Farmindustria: «Sono fiducioso che attraverso il dialogo si possa arrivare presto a superare le logiche dei silos e avere nuove regole moderne e veloci» ha detto «l’industria è stretta nella morsa dei ribassi dei prezzi rimborsati (-1% nel 2022), i più bassi in Europa, e della scarsità di materie prime che richiedono nuove strategie di investimento».
«Il Governo mostra forte attenzione per il nostro comparto» ha osservato Cinzia Falasco Volpin, vicepresidente di Egualia «e questo ci incoraggia, ma abbiamo sul tavolo un problema impellente che è quello dei prezzi: su molti farmaci, sotto i 5 euro, paghiamo penali in gara perché non ci sono più margini. Occorre una governance di lungo periodo e incentivi per dare respiro all’Italia e renderla competitiva».
Tra i primi ad applaudire alle dichiarazioni del Governo i distributori di Adf: «Siamo fiduciosi che sia giunto il momento di riconsiderare il ruolo fondamentale della distribuzione intermedia nell’ambito del Ssn e delle Istituzioni sanitarie regionali».