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Dall’Antitrust sanzioni per 420mila euro al “sistema” Life 120 Italia

3 Ottobre 2018

Cala la scure dell’Antitrust sulla trasmissione televisiva Il cerca salute e sul suo controverso protagonista, il giornalista Adriano Panzironi. Secondo quanto riferisce la stessa Autorità garante in un comunicato diffuso ieri, l’istruttoria avviata nel febbraio scorso si è conclusa nei giorni scorsi con l’attribuzione di sanzioni per oltre 420mila euro. Destinatari lo stesso Panzironi, le società Life 120 Italia, che commercializza gli integratori alimentari pubblicizzati nella trasmissione tv, e Welcome Time Elevator, che produce Il cerca salute e pubblica il libro di Panzironi Vivere 120 anni, e 23 emittenti televisive del Centronord, che hanno diffuso il programma dalle loro stazioni.

Due, prosegue la nota dell’Antitrust, le condotte scorrette contestate agli interessati: innanzitutto la divulgazione di informazioni ingannevoli sulle caratteristiche degli integratori alimentari venduti da Life 120 Italia, «presentati come idonei a determinare o favorire effetti benefici o curativi anche di gravi malattie, senza alcun fondamento scientifico» (alla società è stata inflitta una sanzione di 150 mila euro); in secondo luogo la promozione di tali prodotti con modalità ingannevoli, attraverso una trasmissione – Il cerca salute – dai contenuti apparentemente informativi ma orientata in realtà a fini puramente pubblicitari. «Lo scopo promozionale di tale trasmissione» annota in particolare l’Antitrsut «viene dissimulato attraverso un format nel quale il signor Adriano Panzironi argomenta la possibilità di prevenire e curare un’ampia serie di patologie mediante uno stile di vita e un regime alimentare che prevede un significativo uso di integratori alimentari, descritti in un libro, Vivere 120 anni, di cui il giornalista stesso è autore».

Con questa decisione, conclude l’Antitrust, «continua così l’azione di contrasto a una pratica particolarmente insidiosa, diretta a disorientare il pubblico dei consumatori e aggirarne i naturali meccanismi di difesa e reazione, impedendo loro di esercitare il necessario controllo critico delle informazioni. Si tratta di un comportamento tanto più grave nel caso trattato in quanto riferito a temi attinenti la salute».