Il ddl Semplificazioni approvato lunedì dal Consiglio dei ministri rappresenta «la prima vera semplificazione per la medicina generale, perché inizia a erodere la montagna di burocrazia, poco consona al nostro ruolo, che ci assilla ogni giorno». È quanto afferma Angelo Testa, presidente dello Snami (il secondo sindacato della mg per rappresentatività) in un comunicato diffuso ieri: le prescrizioni, ricorda la nota stampa, saranno ripetibili in modo illimitato, garantendo una maggiore flessibilità per i pazienti mentre tutte le ricette elettroniche, introdotte durante la pandemia e prorogate fino al 31 dicembre 2024, diventeranno strutturali.
«La norma va nella direzione chiesta più volte alla politica dal nostro sindacato» aggiunge Gianfranco Breccia, segretario nazionale dello Snami «ma non basta, il prossimo passaggio dev’essere l’abolizione della certificazione per i primi tre giorni di malattia. Ogni assistito auto-dichiarerà la malattia per le prime 72 ore di assenza». «Ricordiamo» aggiunge Gennaro Caiffa, vicesegretario nazionale dello Snami «che la stragrande maggioranza dei certificati emessi sono inferiori ai tre giorni, un obbligo per il medico di medicina generale che aumenta la burocrazia, che toglie tempo alla clinica ed abbassa notevolmente la qualità di cure fornite ai pazienti».
«La semplificazione sulle ricette per la prescrizione delle terapie croniche» conclude Angelo Testa «darà più tempo al medico per svolgere il suo lavoro e semplificherà la vita al cittadino che non sarà costretto ad andare ogni due mesi dal proprio medico curante. Chiediamo quindi alla politica di concludere l’iter del provvedimento nel più breve tempo possibile, perché questo sia solo l’inizio di una vera semplificazione burocratica».