Ci sono «disparità inaccettabili» tra le Regioni nell’accesso ai dispositivi e ai farmaci innovativi per il trattamento del diabete. La denuncia arriva dalla Sid, Società italiana di diabetologia, che si prepara a misurare iniquità e diseguaglianze con una indagine su tutto il territorio nazionale. In sintesi, un vero e proprio censimento delle condizioni regionali di accesso a farmaci e dispositivi, per «prendere le misure al fenomeno e compilare un report, che formuli le proposte con cui correggere le discrepanze territoriali».
L’annuncio è del presidente della Sid, Francesco Purello: «La disomogeneità territoriale che riguarda l’accesso a farmaci e dispositivi innovativi» spiega «è stata più volte segnalata da diabetologi, associazioni di pazienti e organizzazioni. Manca però un’indagine sistematica, condotta con metodo “scientifico”, che coinvolga tutto il territorio nazionale e che possa fornire dei dati solidi su cui basare riflessioni che modifichino e implementino il sistema». La Sid si propone quindi di mettere a punto un database da sottoporre agli assessorati alla Salute di tutte le Regioni, allo scopo di eliminare o almeno ridurre le discrepanze territoriali. Le «differenti modalità con cui le Regioni limitano la prescrivibilità dei farmaci innovativi» conclude «creano oggi sul territorio eterogeneità di accesso per i pazienti».