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Un italiano su due chiede a Dr. Google, ma poi prevale il consiglio in farmacia

18 Maggio 2022

Poco più di un italiano su due (il 51%) usa internet per cercare informazioni su salute e prevenzione. Ma quando poi arriva il momento di acquistare, il 64% considera importante il consiglio del farmacista e il 56% vuole vedere fisicamente il prodotto prima di comprarlo. E’ quanto rivela l’indagine che Ipsos ha presentato a Cosmofarma Exhibition, la manifestazione leader della farmacia italiana (Bolognafiere, 13-15 maggio).

Complice anche la pandemia, risultano in netto aumento gli italiani che nei 12 mesi anteriori alla survey hanno cercato informazioni su salute e prevenzione: sono l’85% oggi, erano il 73% nel 2020 e il 42% nel 2016. Quanto alle fonti, il medico di fiducia resta il riferimento più cercato (66%) seguito a distanza dallo specialista (50%, ma in crescita di sette punti rispetto al 2020). Il 51%, poi, si rivolge a internet (erano il 47% nel 2020) e invita a riflettere il fatto che la percentuale rimanga abbastanza stabile in tutte le fasce di età: tra i senior, fa riferimento al web il 42% degli individui. Sono invece il 30% gli italiani che per avere informazioni sulla salute si rivolgono alla farmacia. E se il 61% degli intervistati dichiara di avere un livello elevato di fiducia nel farmacista, il 45% considera la farmacia il primo accesso per i piccoli disturbi.

Ma quali sono le informazioni che gli italiani cercano sul web? Nel 63% dei casi c’è all’origine un disturbo specifico. Seguono le ricerche su integratori e corretti stili di vita (41%), vaccini (40%), farmaci senza ricetta (37%), benessere mentale (18%). Riguardo a quest’ultimo tema, sono soprattutto ansia e stress le paroel chiave più utilizzate su internet. Quanto alle fonti “digitali” più utilizzate, l’81% si rivolge ai motori di ricerca e il 36% a siti già conosciuti (in crescita rispetto al 2020, segnale di un’accresciuta familiarità con internet). Il 24% inoltre indaga sui social (il doppio rispetto a due anni fa) e l’8% si informa con i podcast, ossia le registrazioni audio.

In particolare, l’83% di chi cerca informazioni di salute sui social dichiara di seguire influencer o esperti di salute, soprattutto medici e farmacisti. La stragrande maggioranza (l’80%) dice di seguirne i consigli e di fidarsi più di quanto non abbia fiducia genericamente nel web. Ma internet da solo non basta. Dopo essersi informato in Rete, il 57% delle persone torna dal suo medico curante o si rivolge al farmacista (il 33%) per approfondire e prendere decisioni. Il 64% delle persone, infatti, considera è importante il consiglio del farmacista quando deve acquistare e il 56% vuole vedere il prodotto prima di comprarlo.

«Sia nella ricerca di informazioni sia nell’acquisto dei farmaci dunque» commentano i ricercatori di Ipsos «il mondo offline si integra con l’online e dovrà integrarsi sempre di più». In sostanza, anche se l’e-commerce continuerà a crescere, la farmacia in calce e mattoni rimarrà comunque centrale per l’acquisto dei prodotti per la salute: ammonta oggi al 17% la quota di persone che dice di comprare online, a fronte di un 57% che invece intende continuare a comprare nel fisico. Due peraltro i vantaggi dell’e-commerce riconosciuti dalla maggior parte dei consumatori: la convenienza economica e la comodità, anche sotto il profilo del risparmio di tempo.