L’Ema non emetterà una raccomandazione sul vaccino covid di Janssen (Johnson&Johnson) prima della prossima settimana. E’ quanto fa sapere la stessa Agenzia europea del farmaco in una nota diffusa ieri per fare il punto sulle verifiche in corso dopo la decisione dell’azienda americana di sospendere la distribuzione del vaccino nell’Ue. Il Comitato per la farmacovigilanza dell’Ema (Prac) «sta esaminando i casi molto rari di coaguli del sangue che si sono verificati negli Stati Uniti» recita la nota «la trombosi del seno venoso cerebrale (Cvst) si è verificata nella maggior parte dei casi in combinazione con bassi livelli di piastrine (trombocitopenia)».
L’Agenzia, prosegue il comunicato, sta lavorando a stretto contatto con la Fda statunitense e le altre autorità regolatorie internazionali «e deciderà se è necessaria un’azione normativa». Mentre la revisione è in corso, in ogni caso, «l’Ema rimane dell’opinione che i benefici dei vaccini contro covid superino i rischi degli effetti collaterali».
Nel frattempo prosegue l’osservazione dei casi «molto rari» di trombi associati a bassi livelli di piastrine successivi alla vaccinazione con AstraZeneca. In seguito a una richiesta del commissario per la Salute e la sicurezza alimentare dell’Ue, l’Ema ha avviato «una revisione dei dati sulle vaccinazioni e sull’epidemiologia della malattia, compresi tassi di infezione, ricoveri, morbidità e mortalità». La revisione «consentirà alle autorità di inquadrare i rischi del vaccino nel contesto dei benefici delle campagne di vaccinazione in corso. Il Comitato valuterà anche se aggiornare le raccomandazioni relative alla seconda dose di AstraZeneca per coloro che hanno già ricevuto la prima dose».