Sono in corso verifiche dell’Ema sul lotto del vaccino di AstraZeneca che le autorità austriache hanno sospeso in seguito ad alcuni casi di eventi tromboembolici insorti dopo la somministrazione. Gli episodi, in particolare, riguardano il decesso di una persona per trombosi multipla a 10 giorni dalla vaccinazione, il ricovero di un’altra con embolia polmonare (sempre dopo l’inoculazione) più altre due segnalazioni, tutte a partire dal 9 marzo.
«Non ci sono attualmente indicazioni che la vaccinazione sia all’origine di tali episodi» avverte l’Ema in una nota diffusa ieri «e la casistica non è elencata tra gli effetti collaterali di questo vaccino». Il lotto – numero ABV5300 – è stato consegnato a 17 paesi dell’Ue e comprende un milione di dosi. Alcuni Paesi, contonua l’Ema, hanno sospeso questo lotto come misura precauzionale e attualmente «è in corso un’indagine completa, sebbene un difetto di qualità sia considerato improbabile in questa fase».
Il comitato per la sicurezza (Prac) dell’Agenzia europea dei medicinali, in particolare, sta esaminando i casi segnalati che fanno riferimento al lotto «nonché tutti gli altri casi di eventi tromboembolici e altre condizioni correlate a coaguli di sangue segnalati dopo la vaccinazione». Le informazioni finora disponibili, conclude l’Ema, indicano che il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore a quello osservato nella popolazione generale. «Al 9 marzo, erano stati segnalati 22 casi di eventi tromboembolici tra i 3 milioni di persone vaccinate con il vaccino covid-19 di AstraZeneca».