attualita

Farmaci illegali, operazione Shield conferma i rischi che si corrono sul web

11 Dicembre 2020

Più di 660 persone arrestate, 25 milioni di medicinali sequestrati, 453 siti web oscurati. Sono i numeri dell’Operazione Shield, un’indagine internazionale coordinata dall’Europol che si è protratta per quasi un intero anno e alla quale hanno preso parte 19 stati dell’Unione europea. In Italia ispezioni e interventi sono stati affidati ai Carabinieri del Nas, che hanno sequestrato farmaci per 62mila confezioni più altri 1,5 milioni in unità (compresse, fiale, iniettabili, polveri). I medicinali contenevano principi attivi a varia indicazione terapeutica, principalmente anabolizzanti, antibiotici, antinfiammatori, sostanze per la disfunzione erettile e il trattamento di covid.

Sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro, inoltre, 2 milioni di mascherine, guanti, kit protettivi e altri dispositivi di protezione individuale, nonché test diagnostici e liquidi igienizzanti, non conformi o importati illegalmente da Paesi esteri, più tre quintali di varie sostanze in polveri e cristalli, presumibilmente stupefacenti ma ancora da analizzare. Complessivamente, riferisce il rapporto finale dei Nas, la merce sequestrata ha un valore di 6,5 milioni di euro.

Il filone italiano delle indagini, inoltre, ha portato all’oscuramento di 132 siti web, tutti con server posti all’estero e gestori fittizi: di questi, 112 erano riferiti a medicinali a base di principi attivi (idrossiclorochina, clorochina, lopinavir/ritonavir, azitromicina) per i quali è stato autorizzato l’utilizzo off label nel solo ambito di ricerche e studi clinici connessi a covid, altri venti siti invece proponevano e pubblicizzavano medicinali a varia indicazione terapeutica, prevalentemente dopanti, contro la disfunzione erettile, antinfiammatori e antibiotici, tutti soggetti a obbligo di prescrizione.

Da citare, conclude la nota dei Nas, «l’attività congiunta che in Trentino Alto Adige ha portato qualche giorno fa alla scoperta di un laboratorio clandestino per la produzione e la commercializzazione di sostanze dopanti. Sono stati sequestrati ingenti quantitativi di prodotti di vario genere e materiale per il confezionamento».

L’indagine, il cui bilancio viene reso pubblico a breve distanza dalla ricerca di Cittadinanzattiva sull’acquisto di farmaci online da parte degli italiani, conferma che internet rimane una delle principali “brecce” dalle quali le organizzazioni criminali fanno arrivare al consumatore farmaci contraffatti o illegali.