«Un colloquio proficuo, in un clima di collaborazione e di apertura». E’ il giudizio della Fimmg, la sigla più rappresentativa dei medici di famiglia, dopo l’incontro di ieri tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, e una delegazione del sindacato comprendente il segretario generale, Silvestro Scotti, e i vicesegretari Pierluigi Bartoletti e Domenico Crisarà.
Nel colloquio, i tre rappresentanti della mmg hanno ricordato che la categoria è ancora in stato di agitazione per la mancanza di impegni da parte del precedente governo rispetto alla richiesta di investimenti economici (riduzione dell’Iva, decontribuzione per il personale di studio, iperammortamento) con cui sostenere lo sviluppo dei micro-team della medicina generale, le aggregazioni “snelle” (medici di famiglia più assistenti di studio più infermieri) con la Fimmg vorrebbe organizzare le cure territoriali. Per il sindacato, hanno spiegato Scotti e colleghi, questi finanziamenti dovrebbero trovare posto nella prossima Legge di bilancio, ma finora la richiesta non ha trovato riscontri negli ambienti di governo. «Non è più possibile pensare che le risorse per i fattori di produzione della mg possano essere individuati nel Fondo sanitario nazionale» spiega Scotti in un comunicato diffuso dopo l’incontro «la valorizzazione dell’autonomia gestionale prevista dal Legislatore per la medicina convenzionata, che permette ai colleghi di investire su se stessi, ha bisogno a questo punto di un investimento specifico».
Secondo quanto riferisce la nota della Fimmg, il ministro Speranza avrebbe espresso «forte interesse» per le richieste del sindacato.