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Fisco, Isa 2024: sulle farmacie in arrivo una «tempesta perfetta»

12 Giugno 2024

L’exploit con il Fisco messo a segno dalle farmacie nel 2022, anno in cui sono risultate le più “affidabili” tra i contribuenti con partita Iva in base agli Indici sintetici del Mef, rischia di non avere il bis nel 2023. È l’allarme che arriva da un articolo di Euroconference News, giornale telematico che si occupa di formazione in campo fiscale e tributario: il 2023, ricorda il servizio, è stato per le farmacie un anno in cui ricavi e margini hanno subito una flessione legata alla fine dell’emergenza covid, durante la quale gli incassi hanno avuto un significativo balzo in avanti.

Al contempo, continua l’articolo, «è mediamente aumentato il costo del personale laureato, anche per effetto degli aumenti retributivi previsti dal contratto collettivo nazionale», per quanto non vada dimenticato che «i farmacisti collaboratori, con la loro professionalità e competenza, rappresentano senz’altro la vera ricchezza della farmacia».

La combinazione di ricavi in calo da una parte e aumento del costo del personale dall’altro «ha causato la tempesta perfetta sul risultato economico dell’esercizio 2023 delle farmacie italiane, con la conseguenza che anche i redditi d’impresa del periodo d’imposta 2023 sono generalmente di tutt’altro tenore rispetto a quelli realizzati nelle precedenti due annualità (2021 e 2022)».

Il problema è che a fronte di uno scenario radicalmente mutato il Fisco non ha aggiornato i propri parametri. Di conseguenza gli Indici sintetici di affidabilità che valuteranno le dichiarazioni dei redditi delle farmacie per l’anno 2023 fanno ancora riferimento alle performance del 2021 e 2022, assolutamente straordinarie per i motivi di cui s’è detto. In sostanza, riassume l’articolo, «gli Isa 2024 si attendono dalle farmacie ricavi e redditi al di fuori della misura standard ante Covid-19. Ciò vale specialmente per le farmacie con una storicità limitata, aperte, quindi, da pochi anni, per le quali gli anni del covid rappresentano i soli anni di confronto».

È quindi importante, conclude il servizio, prendere atto della situazione venutasi a creare. Il che significa, mettere già in preventivo che quest’anno le farmacie difficilmente potranno beneficiare di quella “benevolenza” del Fisco che premia chi ottiene dagli Isa i voti più alti come contribuente. In aggiunta, «sarebbe auspicabile un confronto tra l’Agenzia delle entrate e le Associazione sindacali della categoria per arrivare a una lettura critica e condivisa degli Isa 2024, con la valorizzazione delle peculiarità che hanno riguardato il periodo d’imposta 2023 delle farmacie».