Semplificare le procedure prescrittive per i farmaci attualmente sottoposti a registro di monitoraggio e a piano terapeutico. Lo chiedono l’Ordine dei medici (Fnomceo) e la Federazione italiana delle società medico-scientifiche (Fism), che in un documento siglato ieri a Roma chiedono che i farmaci sottoposti a piano terapeutico, dopo un anno di monitoraggio dalla prima prescrizione dello specialista, possano essere prescritti senza ulteriori impegni amministrativi da tutti i medici del Ssn.
«Questo intervento» si legge nel documento «è finalizzato a garantire ai pazienti una maggiore accessibilità alle cure, ridurre i costi indiretti delle prestazioni sanitarie, facilitare e semplificare i percorsi per la presa in carico, contribuire alla riduzione delle liste d’attesa e valorizzare la professionalità di tutti i medici italiani».
Tale provvedimento – scrivono ancora le due Federazioni – consentirebbe di compiere un significativo passo in avanti verso l’universalità e l’uguaglianza delle cure garantite dal Ssn. «Nei fatti, l’accesso semplificato a terapie appropriate e necessarie avrebbe un rilevante impatto sulla qualità della vita dei pazienti. Spesso i cittadini sono costretti a sostenere costi non trascurabili e lunghi spostamenti per raggiungere le strutture specialistiche abilitate, questo al solo fine di rinnovare i piani terapeutici. Di frequente, si è costretti, a fronte di tali difficoltà, a ripiegare su farmaci meno efficaci, oppure, addirittura, ad interrompere le terapie».
La proposta avanzata da queste Federazioni, è la conclusione, «non intende interferire in alcun modo con le condizioni di rimborsabilità dei farmaci da parte del Servizio sanitario nazionale, stabilite dell’Aifa. Non si realizzerebbero quindi oneri aggiuntivi a carico del Ssn e rimarrebbe inalterata l’appropriatezza delle prescrizioni, mentre migliorerebbe significativamente la sostenibilità complessiva del sistema».