Ci sono probabilità «abbastanza elevate» che i primi vaccini mrna adattati da BioNTech e Pfizer alle varianti di covid più recenti possano essere disponibili dal prossimo settembre. Lo ha detto ieri il capo della task force dell’Ema per i vaccini, Marco Cavaleri, in una web-conference con la stampa.
«Ema e le altre agenzie regolatorie internazionali» ha spiegato l’esperto «approveranno soltanto prodotti che si dimostreranno sicuri e più efficaci contro omicron rispetto a quelli attualmente in uso. «La nostra priorità è assicurare l’approvazione di vaccini adattati in tempo per la campagna vaccinale di quest’autunno».
Gli studi clinici sono in corso, ha continuato Cavaleri, l’Ema sta esaminando i vaccini anche di altri produttori «tuttavia non è un segreto che gli adattamenti dei due prodotti di Moderna e BioNTech siano in una fase già abbastanza avanzata».
Il dirigente dell’Ema ha fatto quindi appello alle persone ancora non vaccinate affinché si proteggano prima dell’autunno/inverno. «La priorità assoluta dev’essere quella di colmare il divario vaccinale. Finora solo il 50% degli europei è stato completamente vaccinato, mentre il 15% degli over 18 non ha ancora ricevuto una singola dose».
L’Agenzia europea, ha concluso Cavaleri, ha anche avviato la valutazione della domanda presentata da Moderna per autorizzare il suo vaccino Spikevax nei bambini tra i 6 mesi e i 5 anni. «Abbiamo appena cominciato a esaminare la domanda» ha specificato «si tratta della prima per questa fascia d’età».