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Gemmato: su payback governo ha già intrapreso misure concrete

18 Ottobre 2024

«Quello che arriva dal comparto dei farmaci equivalenti non è un allarme, ma una constatazione. Indubbiamente questo settore ha contribuito a migliorare le performance del nostro Servizio sanitario nazionale, poiché facendo spendere meno per la farmaceutica ha consentito di investire quelle cifre in cura e in altro. La mia presenza qui, a nome del Governo, vuole testimoniare la vicinanza al mondo del farmaco equivalente, e anche la prospettiva di fiducia che vogliamo dare, vedendo con positività l’enorme ricerca scientifica che in questi anni sta subendo una incredibile accelerazione e che consente di curare meglio gli italiani». Con queste parole, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha risposto ai giornalisti durante la presentazione del Rapporto Osservatorio Nomisma “Il sistema dei farmaci equivalenti in Italia 2024”, tenutasi ieri a Roma. L’evento, promosso da Egualia, ha messo in luce la necessità di interventi per «calmierare l’impatto del payback, dei prezzi ex factory e delle gare ospedaliere», tutti fattori cruciali per la sopravvivenza del comparto. Un settore che, dal 2012, ha consentito al Servizio sanitario nazionale di risparmiare circa 6,250 miliardi di euro.

Il sottosegretario Gemmato ha ribadito l’impegno del Governo verso il settore farmaceutico, sottolineando l’importanza di creare condizioni favorevoli per chi fa ricerca e chi produce farmaci, affinché queste realtà possano continuare a operare in Italia. «Il Governo cerca di mettere nelle condizioni chi fa ricerca e chi produce di poter rimanere in Italia, di poter continuare a produrre salute per gli italiani», ha affermato. Il contributo di questo comparto non si limita alla salute dei cittadini, ma ha anche un impatto rilevante sull’economia del Paese: «Come effetto collaterale diretto, indotto, rilevante, contribuire al Pil della nazione. Il settore farmaceutico oggi produce 52 miliardi di euro in Italia, siamo primi in Europa. La maggior parte viene esportata all’estero».

Uno dei temi chiave affrontati durante la presentazione è stato quello del payback, un meccanismo che prevede il rimborso al Servizio sanitario nazionale da parte delle aziende farmaceutiche in caso di sforamento dei tetti di spesa. Il sottosegretario ha chiarito le due diverse tipologie di payback: «Ci sono due tipi di payback. Un payback per sforamento del tetto di spesa dell’8,5%, e su quello abbiamo già intrapreso misure concrete con spostamenti distributivi e cambi di computo di tetto. Poi c’è il payback legato all’1,83%, che è un’altra partita importante che cuba 160 milioni di euro e su cui interverremo nel medio termine, con un orizzonte temporale dato dalla stabilità di questo Governo».