Preoccupa la Fondazione Gimbe il rimbalzo dei contagi da covid legato alla virulenza della variante omicron Ba5. I dati di riferimento sono quelli relativi ai sette giorni che vanno dall’8 al 14 giugno: crescono i nuovi casi (160.751, nei sette giorni precedenti erano 121.726) e i decessi (416 vs 392) (figura 2). Calano invece i positivi già diagnosticati (603.882 vs 628.977), le persone in isolamento domiciliare (599.500 vs 624.416), i ricoveri con sintomi (4.199 vs 4.342) e le terapie intensive (183 vs 219).
«La curva dei nuovi casi settimanali» commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe «inverte la tendenza: +32,1% rispetto alla settimana precedente, con una media mobile a 7 giorni che sfiora quota 23 mila casi giornalieri».
L’ultimo report dell’Ecdc (European centre for disease prevention control), pubblicato lo scorso 13 giugno, conferma che Ba.4 e Ba.5 hanno una maggiore trasmissibilità rispetto a Ba.2 e una maggiore capacità di evadere la protezione immunitaria da vaccino e da pregressa infezione. «L’Ecdc – spiega Cartabellotta – ha ribadito che le nuove sub-varianti non sembrano determinare una maggiore severità della malattia rispetto a Ba.1 e Ba.2. Di conseguenza, l’eventuale impatto sui ricoveri ospedalieri dipende sia dall’entità nell’aumento dei casi, sia dai tassi di copertura vaccinale con tre dosi, o con quattro nelle persone vulnerabili».
A oggi, continua la Fondazione, i dati ufficiali sulla prevalenza della variante Ba.5 in Italia risalgono alla flash survey pubblicata dall’Istituto superiore di sanità sui campioni notificati il 3 maggio 2022, mentre non sono ancora disponibili i risultati di quella condotta sui campioni notificati il 7 giugno 2022. «In questo contesto di incertezza e in continua evoluzione – spiega Cartabellotta – è indispensabile potenziare il sequenziamento aumentando la frequenza delle flash survey, almeno ogni due settimane, e disporre dei risultati in tempi più rapidi».
In crescita anche i tamponi totali (+8,5%), da 1.065.110 della settimana 1-7 giugno a 1.155.381 della settimana 8-14 giugno. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 9,6% (+75.774), mentre quelli molecolari del 5,3% (+14.497) (figura 5). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività aumenta dal 5,5% al 6,9% per i tamponi molecolari e dal 14% al 16,3% per gli antigenici rapidi.